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Presentazione dell’attività di raccolta degli Pneumatici Fuori Uso in Sicilia
Triennio 2015-2017
Catania 23 Aprile 2015
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La raccolta degli PFU in Sicilia, da tutti i punti di vista, tra opportunità e problemi, tra prospettive future e attualità.
Se n’è parlato giovedì 23 aprile scorso all’International Airport Hotel di Catania, durante la presentazione del nuovo servizio di raccolta di PFU in Sicilia che Serveco svolge per Ecopneus. L’evento, magistralmente condotto da Gaetano Monastra, di Confambiente, è introdotto dall’onorevole Vullo che evidenzia come l’argomento rifiuti e la sua emergenza è sotto gli occhi di tutti. Basta, infatti, dare un’occhiata ai bordi delle strade di campagna per rendersi conto come la strada da percorrere sia ancora: “I copertoni sparsi sono un’indecenza”, conclude.
Per Serveco, azienda che più di venticinque anni si occupa di servizi ambientali e dal 1995 gestisce la raccolta di PFU, anche prima della nascita dei consorzi, è intervenuto il direttore tecnico, ing. Carmelo Marangi, presentando l’azienda e il servizio che da gennaio 2015 e per tre anni, gestirà in Sicilia per conto di Ecopneus. Inoltre Marangi ha approfittato dell’intervento per spiegare la scelta di rendere omaggio all’isola con il giornalino Cupittuna, con il quale, una volta ogni tre mesi, l’azienda offrirà informazioni utili ai propri partner locali. L’obiettivo di Serveco è puntare e valorizzare le esperienze locali al fine di garantire un servizio capillare e, contemporaneamente, la diffusione di una maggiore sensibilità ambientale.
Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus, il consorzio formato dai big della produzione di pneumatici, che da solo copre oltre il settanta percento della raccolta di PFU in Italia, annuncia che a breve si festeggerà la milionesima tonnellata raccolta. Un risultato importante, dovuto, secondo le parole dell’ingegner Corbetta, a due scelte importanti: da una parte una gestione imprenditoriale della raccolta, affidandosi ad imprese come Serveco, appunto, ma anche la scelta di non “fare sconti a nessuno”, mettendo l’etica in primo piano, in qualsiasi scelta. I rifiuti sono una cosa seria e l’impegno di Ecopneus è tutto rivolto verso l’azzeramento della vendita a nero, che è la prima causa dell’abbandono incontrollato nell’ambiente dei pneumatici fuori uso. Secondo Corbetta, è impegno di ogni cittadino sentirsi chiamato a combattere questo problema.
L’evento ha visto la partecipazione sia di gommisti che i raccoglitori, ma anche esponenti di imprese della filiera della raccolta e del riutilizzo degli PFU. L’esperienza dei combustibili alternativi ricavati dalla triturazione della gomma, portata da un rappresentante di un cementificio. L’utilizzo del combustibile alternativo permette di importare meno carbone in Italia e produrre meno CO2. “Non bisogna aver paura di sviluppare progetti combinati”, sostiene il rappresentante di una delle più importanti cementerie italiane. Tocca a Antonino Pellicane, rappresentante della Smacom di Santa Ninfa, portare l’esperienza di un impianto di frantumazione: “Recuperiamo PFU dal 2002. Abbiamo sposato una logica di sviluppo che ci permette di offrire servizi sempre migliori. Recuperiamo il metallo dai PFU, e entro fine anno investiremo nel recupero della materia”. Per Relti, la testimonianza di un rappresentante dell’impresa, che ringrazia Serveco per la capillarità del servizio e che punta l’attenzione verso la necessità di una maggiore unione tra i diversi partner della filiera: “Servirebbe maggiore coesione da parte delle imprese con il consorzio Ecopneus, affinchè sia possibile fare maggiori bonifiche in Sicilia. Iniziative di questo tipo si sono fatte finora solo con Confambiente. Servirebbe maggiore attenzione all’ambiente, una maggiore sensibilità. Auspico una maggiore coesione tra tutti gli attori: da soli siamo piccoli, insieme siamo una squadra. Non dobbiamo guardare solo al nostro orticello”. Un rappresentante dei gommisti, attori chiave del servizio di raccolta degli PFU condivide con i relatori e con il pubblico la necessità, per un’impresa, di avere un servizio preciso di raccolta, che non impedisca il normale svolgimento delle attività aziendali.
L’evento è il primo di una serie di iniziative volte al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle imprese e dei partner, anche istituzionali, della raccolta degli PFU in Sicilia, al fine di creare un servizio che sempre più risponda alle esigenze del territorio, volto a migliorarne anche le condizioni ambientali.
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